Chiavetta USB: Guida alla scelta

a chiavetta USB è una unità di memoria esterna rimovibile ossia può essere insertita o tolta da un dispositivo opportunamente predisposto di una porta chiamata USB, come ad esempio il computer, lo smartphone, l’ipod, la tv, il pannello elettronico di un’automobile, la stampante multifunzione.

Questi dispositivi di archiviazione sono anche noti come pennette USB o pen drive e sostituiscono quella che prima degli anni 2000 era la memoria di massa portatile più diffusa per archiviare files: il floppy disk, oramai obsoleto.

Le pennette USB sono utilizzate per trasportare, trasferire e conservare file di ogni tipo, come ad esempio immagini, video o documenti. Sono molto diffuse grazie alle loro dimensioni ridotte, la loro praticità, capienza e portabilità. Esistono chiavette USB che hanno anche altre funzioni:

Chiavette USB per WiFi. Sono chiavette USB contenenti un modulo WiFi che consente di effettuare la connessione internet dei computer che ne sono sprovvisti.

Chiavette USB per smartphone. Hanno un doppio connettore che le rende collegabili ai computer e anche ai dispositivi cellulari.

La chiavetta è costituita da una memoria flash (chip FLASH) non volatile e riscrivibile, da un controller e da un connettore che serve ad inserire la chiavetta nell’appostita porta USB dei vari devides. Molti modelli hanno un led che si accende ad indicare lo stato di attività della pennetta.

La pen drive svolge funzioni sia di lettura che di scrittura. Il protocollo alla base della lettura dati è chiamato USB Mass Storage Protocol, grazie al quale si possono usare le memorie USB su computer dotati di qualunque sistema operativo. La pen drive è pronta all’uso perchè basta inserirla nell’apposita presa USB del computer (o dispositivo computerizzato) su cui si vuole effettuare il trasferimento dati.

Cos'è lo standard USB alla base delle pen drive

USB è l’acronimo di Universal Serial Bus: bus seriale universale, dove il bus in elettronica è un canale di collegamento per lo scambio dati. Si tratta di uno standard industriale ideato negli anni '90 che va a regolamentare i cablaggi, le connessioni e tutti i sistemi di comunicazione che servono a far “dialogare” tra loro computer e periferiche. Tale tecnologia ha portato a produrre nuove tipologie di conettori e di porte, sostituendo quelle seriali e parallele che erano diffuse prima del 2000.

Tutto questo cambiamento ha ottimizzato le performance del trasferimento dati, portandolo ad essere più efficiente, veloce. Un altro vantaggio non indifferente è la diminuzione del consumo energetico.

Lo standard, come ogni tecnologia, si è evoluto nel tempo passando da release iniziali poco veloci, ormai obsolete, sino a quelle attuali a velocità ancora più elevata. La versione 2019 dello Universal Serial Bus è la 3.2 ma è stato anche introdotto (settembre 2019) lo standard innovativo USB 4. Le porte USB più diffuse (ed i relativi connettori) utilizzano lo standard 2.0 o 3.0 e molti computer sono dotati di porte di entrambi i tipi.

Lo standard USB 2.0 è stato superato dal 3.X (3.0, 3.1, ecc) ma è ancora utilizzato perchè permette di usare dispositivi USB su computer datati, con sistemi operativi obsoleti.

Lo standard USB 3.X è adatto a trasferire velocemente file molto pesanti e molto numerosi ma è comunque meno diffuso, ad oggi, rispetto all’USB 2.0. Una chiavetta 3.X dovrà essere connessa ad una porta con lo stesso standard per poter funzionare perfettamente, pena il rallentamento anche importante del trasferimento dati. Le porte con standard USB 3.X sono presenti nei computer di ultima generazione che spesso però presentano anche porte di tipo 2.0.

In figura è illustrata una chiave USB priva di involucro esterno. Sono visibili: 1) connettore USB 2) chip di gestione del protocollo USB 3) pin per test industriali 4) memoria flash 5) quarzo dell'oscillatore 6) LED di funzionamento 7) interruttore per il blocco della scrittura 8) spazio per una seconda memoria flash. Photo Credits

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