Nintendo DS perde la battaglia delle flash card

Le cartucce di memoria per DS non marchiate Nintendo sono legali anche per un tribunale spagnolo. Dopo gli ultimi sviluppi che hanno riguardato la causa tra Divineo Group e Nintendo in Francia, si aggiunge un ulteriore verdetto che conferma la legalità nella produzione di memory card per Nintendo DS.

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Mentre Nintendo ha dichiarato la propria delusione e l’intenzione di fare ricorso, è toccato ai giudici spagnoli dare nuovamente torto al colosso nipponico. Anche Grupo Movilquick ha vinto la causa per la vendita di memorie flash che permettono, tra le altre cose, di usare giochi pirata sul DS. Per l’ennesima volta la difesa è riuscita a dimostrare che le flash card possono essere utilizzate anche per scopi legali.

Nel dettaglio, la sentenza spagnola ha evidenziato che “sebbene le flash card aggirino la tecnologia DRM (Digital Rights Management) di Nintendo, e possano dunque essere utilizzate per far girare giochi piratati, servono altresì per estendere le funzionalità della DS in diversi altri modi legali”.

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Effettivamente si tratta di una questione che, a livello di legalità e di etica, si gioca sul filo del rasoio. Vero è che le memory card, per quanto non marchiate Nintendo, possono essere utilizzate, ad esempio, per far girare programmi creati personalmente, per gestire vari contenuti multimediali o per eseguire i backup dei giochi acquistati regolarmente.

Questa vicenda, che ricorda molto quella intercorsa tra XBox e Datel, ha riguardato anche aziende italiane come PCBox. La società fiorentina ha adottato la stessa linea per difendere la legittimità dei propri prodotti (flash card e chip per modificare la console portatile) per Nintendo DS.

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