L’hard disk su cui hai conservato tutti i tuoi video, le foto e i documenti di lavoro non funziona più bene? Non riesci più a copiare e/o visualizzare molti dei file presenti al suo interno? Non cadere subito nella disperazione… forse c’è ancora qualcosa che puoi fare.
Se vuoi saperne di più, prenditi qualche minuto di tempo libero e scopri, insieme a me, come eseguire il recupero dati hard disk danneggiato tramite alcune procedure di facile applicazione e alcuni strumenti ad hoc reperibili direttamente in Rete. Ti assicuro che, sebbene in apparenza possa sembrare il contrario, non dovrai fare nulla di particolarmente complicato o comunque alla sola portata degli “smanettoni”.
Con un pizzico di fortuna riuscirai sicuramente a recuperare i tuoi file, o parte di essi, e a limitare i danni al minimo. Ovviamente, però, non aspettarti miracoli: se il tuo disco è danneggiato in maniera grave c’è ben poco che un software d’uso comune possa fare. Per i casi più disperati bisogna per forza rivolgersi ai professionisti del settore e affidarsi alle loro strumentazioni. Adesso comunque non pensarci, non fasciarti la testa prima di rompertela e prova a sistemare la situazione con le tue sole forze. Sono sicuro che otterrai degli ottimi risultati, in bocca al lupo!
Indice
Informazioni preliminari
Prima di entrare nel vivo del tutorial, andandoti a spiegare come tentare il recupero dati hard disk danneggiato, ci sono alcune informazioni preliminari che è mio dovere fornirti.
Innanzitutto, prima di cercare di recuperare i dati presenti sul tuo hard disk rotto, ti suggerisco di provare a effettuarne la riparazione, o per meglio dire a sincerarti del fatto che il malfunzionamento riscontrato non sia dovuto a cause di natura software. Per fare ciò, basta utilizzare delle utility per il controllo del disco incluse direttamente nel sistema operativo in uso e facilissime da impiegare. Per saperne di più, leggi il mio tutorial su come riparare hard disk.
Se il tentativo di riparazione del disco non va a buon fine, puoi quindi valutare di rivolgerti all’uso dei software a cui accennavo in apertura. Si tratta di programmi che consentono di recuperare i dati presenti sulle unità d’archiviazione che gli vengono date “in pasto”. Se ti è possibile, puoi provare a usarli selezionando direttamente l’hard disk.
Se però vuoi un suggerimento, al fine di evitare che vengano effettuate nuove scritture sul disco danneggiato (operazione che potrebbe aggravare la situazione) e per cercare di ridurre al minimo gli “intoppi” che possono presentarsi quando si lavora con un hard disk non più funzionante al 100%, ti invito a creare preventivamente un’immagine del disco, cioè un file unico che contiene tutti i dati presenti sul disco di origine, e a fornire quest’ultima ai programmi per il recupero dei dati.
Per creare un’immagine dell’hard disk, puoi usare un tool come DataRescue, gratuito, disponibile sia per Windows che per macOS e funzionante senza problemi con tutti i più diffusi file system. Per effettuarne il download, visita il relativo sito Web e clicca sul collegamento Windows Version (se stai usando Windows) oppure su quello OS X Version (se stai usando macOS).
A download avvenuto, se stai usando Windows, estrai l’archivio ZIP ottenuto e avvia il file contenuto in esso. Ti consiglio di copiare il software su un drive esterno (es. una chiavetta USB) e avviarlo da quest’ultima per rendere più agevole tutto il lavoro evitando possibili intoppi.
Se stai usando macOS, invece, estrai l’archivio ZIP ottenuto, apri il file .dmg presente al suo interno e trascina l’icona del programma presente nella finestra che compare sulla Scrivania nella cartella Applicazioni del Mac, dopodiché facci clic destro sopra e seleziona la voce Apri per due volte consecutive, in modo da andare ad aggirare le limitazioni imposte da Apple nei confronti degli sviluppatori non certificati (operazione che va effettuata solo al primo avvio).
Una volta visualizzata la finestra del programma sullo schermo, a prescindere dal sistema operativo impiegato, seleziona l’unità del disco danneggiato dal menu a tendina Source. Se non vedi il drive su cui risiede il sistema operativo è perché si tratta dell’unità di sistema e per usarla con DataRescue DD andrebbe collegata come slave (trovi maggiori informazioni al riguardo Wikipedia).
Dopo aver compiuto i passaggi di cui sopra, clicca sul pulsante Browse, seleziona la cartella in cui creare il file immagine dell’hard disk e avvia la procedura di copia dei dati usando il pulsante Play collocato in basso.
Se lo ritieni necessario, puoi anche limitare la creazione del file immagine ad aree del disco specifiche impostando nei campi Start, Size ed End il numero di settori o di MB da cui si deve partire e fermarsi nelle operazioni di recupero. Si tratta di una pratica molto utile in presenza di blocchi danneggiati sul drive.
Tieni altresì in considerazione l’opzione Last log, attraverso la quale puoi visualizzare i resoconti sulla creazione dei file immagine e nel caso in cui la copia dei file si bloccasse ti dirà quali sono i settori del disco danneggiati da bypassare.
Recupero dati hard disk danneggiato: programmi
Adesso, andiamo a vedere quali sono i programmi ai quali è possibile rivolgersi per effettuare il recupero dei dati dall’hard disk danneggiato, quelli di cui ti parlavo nelle righe precedenti. Per saperne di più, continua a leggere.
PhotoRec (Windows/macOS/Linux)
PhotoRec è senza dubbio alcuno un’ottima soluzione per il recupero dati hard disk danneggiato gratis. Infatti, è completamente gratis, è open source e consente di ripristinare qualsiasi tipo di file abbastanza facilmente. Funziona sia su Windows che su macOS e Linux, ma l’interfaccia grafica è disponibile solo per i sistemi operativi di casa Microsoft, negli altri casi va usato da riga di comando. Altra cosa importante da sottolineare è che il software viene fornito in coppia con TestDisk, un altro programma gratuito che consente di recuperare le partizioni perse e di ripristinare i dischi non più avvianti.
Per effettuare il download di PhotoRec sul tuo computer, visita il relativo sito Internet e clicca sul collegamento relativo al sistema operativo che stai usando che trovi in corrispondenza della sezione TestDisk & PhotoRec x.x (mese giorno, anno), Data Recovery.
A download ultimato, se stai usando Windows, estrai l’archivio ZIP ottenuto in una posizione a piacere e avvia il file contenuto al suo interno. Nella finestra che compare sul desktop, fai quindi clic sul pulsante Sì e, una volta visualizzata la schermata principale del programma, clicca sul menu a tendina presente in alto e indica il disco sul quale andare ad agire oppure seleziona l’opzione Aggiungere un’immagine raw del disco e seleziona l’immagine del disco che hai creato in precedenza.
A questo punto, seleziona la voce Sconosciuto (quella che ha come etichetta la dicitura Whole Disk) dalla parte centrale della finestra di PhotoRec, assicurati che risulti impostata l’opzione Completo nella parte più in basso della finestra e che in corrispondenza della sezione Tipo di File System ci sia il file system usato sul disco, dopodiché clicca sul pulsante Naviga per selezionare la cartella in cui salvare tutti i dati recuperati.
Superato anche questo passaggio, clicca sul pulsante Cerca per avviare la ricerca dei file recuperabili e attendi pazientemente che l’operazione venga portata a termine. Se non vuoi recuperare tutte le tipologie di file ma solo alcune di esse (es. solo le foto o i documenti), clicca preventivamente sul pulsante Formati dei file e lascia il segno di spunta soltanto accanto alle voci relative ai file che intendi recuperare.
Se stai usando PhotoRec su macOS, invece, apri l’archivio tar.bz2 che viene scaricato sul computer, estraine il contenuto in una posizione a piacere e avvia il file photorec presente al suo interno, facendo clic destro sulla sua icona e selezionando la voce Apri dal menu che compare.
Adesso, utilizza la freccia destra della tastiera per selezionare l’opzione Sudo, schiaccia il tasto Invio e digita la password di amministrazione del Mac. In seguito, seleziona l’unità dalla quale vuoi recuperare i dati oppure il file immagine del disco, indica la partizione sulla quale vuoi agire, scegli il file system con cui quest’ultima è formattata e decidi se vuoi effettuare solo la scansione dello spazio segnato come libero o se controllare in maniera approfondita tutta l’unità.
In conclusione, seleziona la cartella in cui desideri salvare il contenuto dell’hard disk una volta recuperato e premi il tasto C sulla tastiera, in modo da confermare la tua intenzione di avviare il recupero dati hard disk danneggiato Mac. Attendi quindi che l’intera procedura venga portata a termine.
Disk Drill (Windows/macOS)
Disk Drill è un altro programma di recupero dati che ti consiglio di provare. Utilizza algoritmi di scansione sofisticati in grado di identificare e ricostruire centinaia di diverse tipologie di file. Supporta inoltre il recupero di partizioni perse, unità non formattate e dati RAW. È disponibile sia per Windows che per macOS ed è gratis, ma su PC consente di recuperare massimo 500 MB di dati, mentre su Mac non è possibile procedere con il ripristino. Per aggirare tali limiti, occorre passare alla versione a pagamento (con costi a partire da 91,95 euro).
Per utilizzare Disk Drill, collegati al sito Internet del programma e clicca sul pulsante Scarica gratis.
A download ultimato, se stai usando Windows, apri il file ottenuto e fai clic sul bottone Install nella finestra che compare sul desktop. Successivamente, premi sul bottone Sì e Riavvia, per portare a termine il setup e riavviare il sistema. In seguito, avvia Disk Drill selezionando il relativo collegamento che è stato aggiunto al menu Start.
Se stai usando macOS, invece, apri il pacchetto .dmg ottenuto e sposta l’icona di Disk Drill nella cartella Applicazioni del Mac, dopodiché avvia il software, facendoci clic destro sopra e scegliendo la voce Apri per due volte di seguito, in modo da andare ad aggirare le restrizioni volute da Apple verso gli sviluppatori non certificati (operazione che va effettuata solo al primo avvio).
Ora che visualizzi la finestra principale del programma sullo schermo, segui la procedura di configurazione iniziale che ti viene proposta, dopodiché premi sul collegamento Allega img. disco e seleziona il file immagine dell’hard disk. In alternativa, seleziona direttamente il disco da analizzare tra quelli elencati. Espandi poi il menu a tendina che compare sulla destra e scegli un metodo di recupero tra quelli disponibili. Io ti consiglio di scegliere Tutti i metodi di recupero.
Successivamente, fai clic sul pulsante Cerca dati persi e aspetta che la procedura di scansione venga completata. In seguito, seleziona la tipologia di file che vuoi recuperare facendo clic sulle icone apposite, espandi il menu Vista posto in alto per scegliere la modalità di visualizzazione dei file recuperabili, clicca sul pulsante Filtri per filtrare i risultati della scansione e naviga tra le cartelle disponibili, fino a trovare i file di tuo interesse.
In conclusione, seleziona le caselle relative ai file che desideri recuperare, clicca sul pulsante Recupera posto in basso a sinistra, specifica il percorso di destinazione e premi sul pulsante OK per finalizzare la procedura.
EaseUS Data Recovery (Windows/macOS)
Un altro software per compiere l’operazione oggetto di questo tutorial a cui, a parer mio, faresti bene a rivolgerti è EaseUS Data Recovery. È disponibile sia per Windows che per macOS e consente di recuperare immagini, video, documenti e varie altre tipologie di file da hard disk esterni e interni, oltre che da chiavette USB, schede SD e qualsiasi altro genere di supporto. È gratuito, ma permette di recuperare fino a 2 GB di dati. Per andare oltre, occorre passare alla versione a pagamento (che presenta costi a partire da 66,69 euro/mese).
Per scaricare il programma sul tuo computer, se stai usando Windows, recati sul sito Web di EaseUS Data Recovery e fai clic sul pulsante Scarica Gratis. A download ultimato, apri il file ottenuto e fai clic sul pulsante Sì nella finestra che compare sul desktop. In seguito, premi sui bottoni Installa ora e Inizia ora.
Per scaricare il programma su macOS, invece, collegati a quest’altra sezione del sito Internet di EaseUS Data Recovery e fai clic sul pulsante Scarica Gratis. Completato il download, apri il pacchetto .dmg ottenuto, trascina l’icona del software nella cartella Applicazioni di macOS, facci clic destro sopra e seleziona la voce Apri per due volte consecutive, in modo da avviare il programma andando ad aggirare le limitazioni di Apple verso le applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati (operazione che va eseguita solo al primo avvio).
Nella finestra principale del software che a questo punto ti viene mostrata, porta il puntatore del mouse direttamente sull’unità relativa all’hard disk danneggiato e fai clic sul pulsante Scansione (su Windows) oppure Scan (su macOS) che vedi comparire. Se stai usando Windows, puoi anche selezionare il file immagine dell’hard disk, facendo clic sul pulsante Cartella presente in corrispondenza della sezione Specifica un percorso.
Attendi poi che la procedura di analisi del disco venga portata a termine. In seguito, potrai recuperare il contenuto del disco selezionando i file di tuo interesse, premendo sul pulsante Recupera (su Windows) oppure Recover Now (su macOS) posto in basso a destra e indicando la posizione sul tuo computer in cui vuoi salvarli.
Se non riesci a trovare i file che ti occorrono, puoi filtrare i vari dati per tipologia, facendo clic sull’icona con l’imbuto situata in alto e selezionando la categoria di tuo interesse. Invece, se hai bisogno di visualizzare l’anteprima di un determinato file, selezionalo dall’elenco, facci clic destro sopra e seleziona la voce apposita dal menu contestuale che si apre.
Dopo aver trovato i file che vuoi recuperare, selezionali, fai clic sul pulsante Recupera in basso a destra, indica la posizione sul tuo computer in cui vuoi salvarli e fai clic sul bottone Bene. Se ritieni di aver bisogno maggiori dettagli riguardo il funzionamento del programma, puoi consultare la mia guida specifica come funziona EaseUS Data Recovery Wizard.
Recupero dati hard disk danneggiato: altre soluzioni
Usando i programmi che ti ho segnalato nelle righe precedenti la procedura per il recupero dati dall’hard disk non è andata a buon fine e ti piacerebbe allora capire se esistono altre soluzioni? Beh, l’unica via che, in tal caso, puoi tentare di percorrere è quella di rivolgerti a un centro specializzato per il recupero dei dati da dischi danneggiati. Ti avviso, però, i loro servizi non sono molto accessibili sotto il punto di vista economico.
Ad ogni modo, puoi scoprire dove si trova il centro più vicino alla tua zona e i costi relativi al servizio facendo una ricerca su Google, utilizzando parole chiave del tipo: recupero dati hard disk danneggiato Milano, recupero dati hard disk danneggiato prezzi, recupero dati hard disk danneggiato costo ecc. e selezionando poi le pagine pertinenti dai risultati proposti.