▷ Migliori hard disk interni 2021 (top 5)

I fattori decisivi per la scelta di un hard disk interno

Cos’è un hard disk?

L’hard disk (conosciuto anche con la sigla HDD), o disco rigido, è il componente che permette di salvare i file che compongono sistemi operativi, programmi e documenti. In sostanza rappresenta la memoria di un computer, dove è possibile archiviare qualunque dato, da quelli necessari per il funzionamento del computer stesso alle nostre raccolte di fotografie e video. Gli hard disk sono elementi meccanici, che oggi vengono in parte sostituiti oppure utilizzati in combinazione con le più moderne schede SSD. Anche se queste sono molto più leggere e veloci nella scrittura e lettura dei dati, gli HDD hanno il vantaggio di essere molto più capienti a parità di prezzo, per cui continuano ad essere la scelta ideale per chi ha un grande numero di file da archiviare.

Acquistando computer già assemblati la scelta delle caratteristiche dell’hard disk è solitamente limitata alla capacità, ma per gli appassionati che amano costruire il proprio PC partendo da zero sono diversi gli elementi da prendere in considerazione prima di scegliere un particolare modello di HDD.

Compatibilità

Il primo aspetto da valutare per l’acquisto di un nuovo hard disk interno riguarda la possibilità di utilizzarlo correttamente con tutti gli altri componenti del nostro computer. Vediamo più nel dettaglio quali sono le caratteristiche più importanti che possono determinare un livello di compatibilità più o meno alto.

Interfaccia

L’interfaccia è sicuramente il primissimo aspetto da considerare, dato che indica il tipo di connettore con cui collegare l’hard disk alla scheda madre e al processore. Esistono diversi standard che si sono susseguiti nel tempo, alcuni dei quali sono ancora diffusi anche se obsoleti:

IDE o ATA : è stato il connettore più popolare fino a non molti anni fa ed è dunque ancora presente in alcuni modelli di scheda madre e di processore più datati . Richiede l’uso di un particolare cavo piatto e non è in grado di portare anche corrente elettrica all’hard disk e ad altre periferiche dotate dello stesso connettore. Sarà dunque necessario l’impiego di un ulteriore cavo che colleghi l’HDD all’alimentatore del computer;

: è stato il connettore più popolare fino a non molti anni fa ed è dunque ancora presente in alcuni modelli di scheda madre e di processore . Richiede l’uso di un particolare e all’hard disk e ad altre periferiche dotate dello stesso connettore. Sarà dunque necessario l’impiego di un ulteriore cavo che colleghi l’HDD all’alimentatore del computer; SATA (o Serial ATA ), rappresenta l’interfaccia attualmente più diffusa in assoluto ed è nata dall’evoluzione dello standard precedente, rispetto al quale offre una velocità maggiore, la possibilità di collegare o scollegare la periferica anche quando il computer è stato avviato, e l’utilizzo di cavi meno ingombranti . Esistono ormai diverse versioni di questa interfaccia: la 1.0 (o Serial ATA-150 ) è la più datata e meno performante, la 2.0 (o Serial ATA-300 ) e la 3.0 (o Serial ATA-600 ), attualmente la più avanzata. Questa è stata potenziata nel 2011 e nel 2013 , arrivando alla versione 3.2 , che non aumenta la velocità effettiva, ma apporta diversi miglioramenti, per esempio in termini di ingombro e di risparmio energetico;

(o ), rappresenta l’interfaccia attualmente più diffusa in assoluto ed è nata dall’evoluzione dello standard precedente, rispetto al quale offre una maggiore, la possibilità di la periferica anche quando il computer è stato avviato, e l’utilizzo di . Esistono ormai diverse versioni di questa interfaccia: la (o ) è la più datata e meno performante, la (o ) e la (o ), attualmente la più avanzata. Questa è stata potenziata nel e nel , arrivando alla versione , che non aumenta la velocità effettiva, ma apporta diversi miglioramenti, per esempio in termini di ingombro e di risparmio energetico; SCSI: o Small Computer System Interface, è utilizzato solo nei computer di fascia più alta, ha costi superiori a fronte però di prestazioni di maggior livello.

Dimensioni

Le dimensioni di un hard disk interno sono molto importanti, dato che determinano la possibilità di utilizzarlo con un particolare cabinet (chiamato anche case o chassis, questo termine indica il contenitore all’interno del quale vengono montati i vari componenti). A seconda del modello prescelto, infatti, sarà necessario orientarsi su un hard disk interno di dimensioni predefinite. In caso contrario non sarebbe possibile trovare spazio sufficiente per tutti gli elementi che vanno poi a comporre il PC. Premettendo che le dimensioni di un HDD non hanno alcuna influenza sulla sua capacità o velocità, vediamo quali sono gli standard attualmente più diffusi:

3,5 pollici : questa variante è la più utilizzata in assoluto nei modelli desktop , dove lo spazio è normalmente abbastanza ampio e sono presenti slot appositi predisposti per le misure esatte di un HDD di questo tipo. Le dimensioni effettive sono di 2,54 x 1,47 x 10,16 cm ;

: questa variante è la più utilizzata in assoluto nei modelli , dove lo spazio è normalmente abbastanza ampio e sono presenti slot appositi predisposti per le misure esatte di un HDD di questo tipo. Le dimensioni effettive sono di ; 2,5 pollici: i modelli più piccoli sono normalmente utilizzati solo per i computer portatili, dove lo spazio è sempre più ristretto. Va anche detto che non sono molti gli utenti che scelgono di assemblare un computer portatile, ma in questo caso ricordiamo che le dimensioni standard per gli HDD da 2,5″ sono di 0,95 x 1 x 6,98 cm.

File System

Per file system si intende, in parole semplici, il modo in cui i file vengono organizzati in un qualunque dispositivo di memorizzazione. Nella pratica, rappresenta un dato importante che determina la compatibilità di un hard disk con un particolare sistema operativo, oltre a imporre eventuali limiti sulle dimensioni dei file memorizzati. A differenza degli hard disk esterni, normalmente già formattati secondo uno standard predefinito (indicato genericamente per Windows o per Mac OS X), gli HDD interni vengono di solito formattati dall’utente al momento dell’installazione del sistema operativo prescelto. In nessun caso, comunque, l’uso di un particolare file system rappresenta un limite concreto: basta infatti eseguire una semplice operazione di formattazione del disco per convertirlo allo standard preferito.

Capacità

La capacità di un hard disk interno è uno degli elementi più importanti da considerare prima di scegliere un determinato modello. Anche se in genere si può dire che maggiore è lo spazio disponibile, più vantaggioso è l’acquisto, bisogna comunque valutare le proprie esigenze. Oggi difficilmente si trovano modelli con una capacità inferiore a 1 TB, che è considerato il minimo per un hard disk meccanico (diversa è invece la valutazione che si fa per le schede SSD), ma sul mercato sono disponibili anche modelli molto più capienti, che possono essere utili a utenti con esigenze diverse.

1 TB : utile a chi utilizza un numero ridotto di programmi e lavora per lo più con documenti dal peso limitato. Se mantenuto costantemente pulito può essere sufficiente per un lungo periodo di tempo, ma non è l’ideale per chi, per esempio, deve salvare un certo numero di clip video in alta risoluzione o grafiche particolarmente complesse;

: utile a chi utilizza un e lavora per lo più con documenti dal peso limitato. Se mantenuto costantemente pulito può essere sufficiente per un lungo periodo di tempo, ma non è l’ideale per chi, per esempio, deve salvare un certo numero di clip video in alta risoluzione o grafiche particolarmente complesse; 2-4 TB : è una dimensione ottimale per molti utilizzi diversi, dato che assicura uno spazio più che sufficiente per un buon numero di file e software. È adatta anche ai giocatori più appassionati, considerando che un singolo titolo oggi raramente supera i 50 GB (anche se alcuni giochi per console che potrebbero alzare notevolmente questo dato non sono ancora stati resi disponibili per PC);

: è una per molti utilizzi diversi, dato che assicura uno spazio più che sufficiente per un buon numero di file e software. È adatta anche ai più appassionati, considerando che un singolo titolo oggi raramente supera i 50 GB (anche se alcuni giochi per console che potrebbero alzare notevolmente questo dato non sono ancora stati resi disponibili per PC); 4-6 TB : sono opzioni meno popolari e generalmente dal prezzo meno conveniente , ma possono rappresentare una buona soluzione per chi cerca un modello in grado di supportare un gran numero di software, sia per il lavoro che per l’intrattenimento, e di file diversi (si può considerare, per esempio, che in un singolo TB è possibile salvare oltre 13.000 fotografie nel formato più pesante in assoluto attualmente utilizzato dai professionisti);

: sono opzioni meno popolari e generalmente dal , ma possono rappresentare una buona soluzione per chi cerca un modello in grado di supportare un gran numero di software, sia per il lavoro che per l’intrattenimento, e di file diversi (si può considerare, per esempio, che in un è possibile salvare nel formato più pesante in assoluto attualmente utilizzato dai professionisti); Più di 6 TB: adatta esclusivamente a professionisti nel campo dell’editing video, della grafica e della fotografia, dove ogni singolo file può pesare anche diversi GB.

Velocità

Mentre negli hard disk esterni si considera soprattutto la velocità di trasferimento dati, analizzandone i connettori USB così da prevederne le prestazioni, nel caso degli HDD interni il fattore più rilevante riguarda la velocità di scrittura e lettura dei dati, che in parte dipende da quanto rapidamente la testina del disco è in grado di raggiungere la posizione corretta. La velocità di un hard disk si calcola in questo caso in RPM (Revolutions Per Minute), o giri al minuto, e indica quante rotazioni il disco è in grado di compiere in un minuto. A questa sono connessi anche la rumorosità e la quantità di calore rilasciato durante il funzionamento. Ci sono diversi standard utilizzati nei prodotti in commercio, anche se quelli più diffusi tra gli utenti sono solo due:

5400 RPM : questi HDD sono utilizzati solitamente nei computer portatili , che normalmente non comportano un livello di rumorosità elevato e tendono a non surriscaldarsi in modo eccessivo, pur assicurando una buona velocità di accesso ai dati. Va però detto che in questo tipo di prodotti è ormai sempre più evidente la tendenza a utilizzare schede SSD, molto più leggere, compatte e veloci, anche se più costose;

: questi HDD sono utilizzati solitamente nei , che normalmente non comportano un livello di rumorosità elevato e tendono a non surriscaldarsi in modo eccessivo, pur assicurando una buona velocità di accesso ai dati. Va però detto che in questo tipo di prodotti è ormai sempre più evidente la tendenza a utilizzare schede SSD, molto più leggere, compatte e veloci, anche se più costose; 7200 RPM: gli hard disk interni che raggiungono questa velocità possono offrire prestazioni ancora migliori, anche se sono caratterizzati da una maggiore rumorosità e dispersione di calore. Sono i modelli preferiti per i computer fissi, dove oggi spesso sono utilizzati in combinazione con una scheda SSD. Questo permette di avere un ampio spazio di archiviazione per i dati, installando i programmi su un dispositivo più veloce e migliorando le prestazioni del PC.

In ambito professionale esistono anche altre due soluzioni, che però richiedono una spesa molto più consistente e sono meno facili da trovare per un utente medio:

10.000 RPM : ideale per chi ha necessità di performance molto elevate, può essere utilizzato anche per server di medie dimensioni;

: ideale per chi ha necessità di performance molto elevate, può essere utilizzato anche per server di medie dimensioni; 15.000 RPM: questo standard è utilizzato unicamente in ambito professionale, nel momento in cui si rende necessaria la creazione di server di grandi dimensioni.

Cache o buffer

Un ulteriore elemento da considerare, che ha in parte a che vedere con la velocità del disco rigido, riguarda la cache. Anche conosciuta come buffer, indica una particolare memoria integrata che viene utilizzata dall’hard disk stesso per memorizzare i dati più recenti utilizzati, per esempio, da un programma, così da renderne l’utilizzo immediato. Se un tempo lo spazio a disposizione della cache era molto limitato, oggi può raggiungere anche i 256 MB nei modelli più avanzati.

Altri fattori da tenere a mente per la scelta di un hard disk interno

Il prezzo è importante?

Gli hard disk interni hanno oggi prezzi molto convenienti considerando la capienza che possono offrire, molto maggiore rispetto alla media delle schede SSD, che raramente raggiungono 1 TB. Il costo di un disco rigido è di solito proporzionale alla sua capienza, al tipo di connettori utilizzati e alla velocità che questo può raggiungere. Si spazia generalmente dai 30 € per dischi con una capacità di 1 TB, a 100 € per 4 TB, fino ai 200 € per 8 TB. Per avere un termine di paragone, basta pensare che una scheda SSD da 1 TB costa dai 100 € in su.

La marca è importante?

La marca riveste una certa importanza nella scelta di un hard disk interno, dato che si tratta di un dispositivo delicato dove vanno memorizzati i propri dati ed è importante affidarsi a un marchio che assicura una buona affidabilità. I leader nel settore sono Seagate Technology, Western Digital (WD), Toshiba e Intenso. Va detto che sono poche le sottomarche che offrono dispositivi di questo tipo, ma è comunque bene prestare attenzione alla credibilità del produttore.

I materiali sono importanti?

I materiali con cui è realizzato un hard disk non hanno particolare rilevanza per l’utente, dato che non ci sono praticamente opzioni tra cui scegliere. Un disco rigido è solitamente rivestito da una scocca in metallo, ma viene comunque considerato un prodotto fragile visto che è costituito da componenti meccanici molto sensibili agli urti. Va comunque considerato che si tratta di un dispositivo che va installato all’interno di un cabinet per poterlo connettere a tutte le altre parti che fanno parte del computer. Proprio per la fragilità che lo contraddistingue, è consigliabile scegliere comunque un hard disk interno di qualità.

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