Quale file system usare per la chiavetta USB

Trasportare i nostri video e la nostra musica da un dispositivo all’altro non sempre è semplice e comodo. Dipende molto dal sistema operativo che usiamo. E come facciamo a capire se i file che ci interessano saranno compatibili con Windows, Mac o Linux?

Iniziamo dal principio. Un file system è uno strumento che permette di gestire l’archiviazione file all’interno del disco rigido. Possiamo immaginarlo come l’indice di un database che contiene il posto fisico in cui è salvato il dato desiderato. È con il file system che si sceglie come e quando archiviare i file. Fa parte della strategia gestionale di ogni sistema operativo, e per questo motivo ogni produttore ha sviluppato un proprio file system. Per la gestione dei propri documenti gli utenti danno per scontati i file system, invece risulta fondamentale capire quali usare in base alle proprie esigenze. Ecco allora quali file system usare per le chiavette USB.

File system più comuni

I file system più comuni su Windows sono FAT32, exFAT e NTFS. Mentre su Mac il più usato è HFS+ e su Linux troviamo EXT. Ma in circolazione se ne trovano anche moltissimi altri, e per un utente senza specifiche conoscenze può essere difficile capire quali usare. Anche perché ogni file system offre diversi modi per organizzare i dati su un disco rigido. Questo accade perché solo i dati binari vengono effettivamente scritti sui dischi e i file system forniscono un modo per tradurre le registrazioni fisiche su un disco rigido in base al formato legato da uno specifico sistema operativo. Se dunque, per lavoro o per svago, dobbiamo trasportare dei file e usarli su sistemi operativi diversi da quelli già usati dovremo formattare gli hard disk portatili o le chiavette USB in modo tale che possano essere compatibili con tutti i dispositivi.

Differenze tra file system

Tra i vari file system, NTFS è quello usato dalle versioni recenti del sistema operativo di casa Microsoft. ExFAT invece è sempre pensato per Windows ma è più leggero rispetto a NTFS, che ha sistemi di gestione dell’archiviazione più complessi e quindi è più pesante. Il problema principale però non sta nella differenza di funzionamento dei vari file system ma nella portabilità e nella compatibilità. Per esempio HFS + non può scrivere su dischi formattati con NTFS. E tutti i file system ideati per Windows neppure riconoscono HFS+. Peggio va invece a chi usa EXT di Linux. Il file system in questione infatti non è compatibile per la lettura e la scrittura, se non in alcuni casi e con specifici software di terze parti, con gli altri pensati per diversi sistemi operativi.

Casi specifici

Vediamo a questo punto quale file system usare in base alle nostre esigenze. NTFS è compatibile con Windows XP, Windows 7 e Windows 10, può solo leggere file MacOS, ed è compatibile con Linux ma non con la PlayStation 4. Mentre può essere usato su Xbox One ma non su Xbox 360. FAT32 è il migliore di tutti per compatibilità, infatti può essere usato con tutti i dispositivi sopra elencati. ExFAT non legge file provenienti da versioni di MacOS 10.6.4 o inferiori e nemmeno da PlayStation 4 e Xbox 360. HFS+ ha solo lettura su Windows 10 e non è compatibile con XP e PlayStation 4. A questo punto pare evidente che per la portabilità di file su chiavetta USB il file system migliore, per compatibilità, sia FAT32.

Limiti di dimensione

Il problema principale per FAT32 è il limite per la dimensione del singolo file, che è di 4GB. Per un volume totale di 8TB. Questo perché rispetto a NTFS o a HFS + è stato sviluppato molti anni fa e inizia a sentire il ritardo rispetto a tecnologie più moderne. Nonostante questo per chi usa spesso una chiavetta USB su vari dispositivi FAT32 resta il file system da preferire. Al contrario se usiamo solo strumenti con Windows allora NTFS può essere la miglior soluzione. Stesso discorso per HFS+ e EXT se usiamo solo Mac o solo Linux.

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